Harley-Davidson elettrica

Harley-Davidson, il celebre marchio americano famoso anche per il leggendario “rombo” ha deciso: entro 18 mesi da oggi, la compagnia si è impegnata a presentare la prima moto a propulsione elettrica, probabilmente con specifiche tecniche migliori rispetto alla precedente versione LiveWire del 2014. Quest’ultima riusciva ad accelerare da 0 a 100 km/h in meno di quattro secondi, ma aveva un’autonomia inferiore ai 90 chilometri. Le tecnologie in questi anni sono migliorate drasticamente in termini di efficienza, ed è probabile che sul fronte dell’autonomia i numeri saranno superiori per un progetto certamente più equilibrato rispetto al precedente prototipo. L’aggiornamento sul prodotto è una doccia fredda necessaria per i fan storici del brand.

L’intero mercato dei motocicli ha sofferto in maniera particolare in questi ultimi anni: le vendite globali sono calate del 6,7% nel 2017, con una tendenza al declino che continuerà anche nel 2018. Per tali motivi, la compagnia ha recentemente annunciato che chiuderà uno stabilimento in Missouri lasciando a casa circa 800 impiegati, mentre ridurrà la forza lavoro di un impianto in Pennsylvania di circa 260 impiegati.  Il settore, insomma, può tornare alla crescita solo grazie a innovazioni reali.

Il passaggio all’elettrico non è di certo un colpo sicuro come tentativo di salvataggio per Harley-Davidson, visto che l’adozione della propulsione silenziosa potrebbe da una parte rivoluzionare l’esperienza di guida, dall’altra eliminare l’emblema storico della compagnia, ovvero il rombo del motore a combustibile. Con LiveWire Harley-Davidson aveva cercato di ovviare al problema sviluppando un suono artificiale per la moto elettrica, ma non è certamente la stessa cosa.

Pochissime compagnie sono riuscite a progettare prototipi di moto elettriche realmente capaci di sostituire le tecnologie tradizionali. I pochi prototipi mostrati dalle compagnie (come Zero Motorcycles) garantiscono prestazioni interessanti grazie alla coppia lineare a tutti i regimi e alla mancanza di rapporti, ma l’autonomia rimane un problema anche più evidente rispetto alle automobili. Resta quindi tutto da vedere cosa riuscirà a sfornare Harley-Davidson nel 2019.