God of War

Con il nuovo God of War, lo studio di Santa Monica di Sony intende sancire un nuovo inizio di una serie di successo con un netto cambio di ambientazione, la quale passa dalla classica mitologia greca iper-violenta della serie all’ambientazione norrena. Il nuovo God of War, quindi, si contraddistingue per toni più riflessivi e teneri rispetto alla tradizione della serie. Allo stesso tempo, God of War si conferma come un action brutale e contemporaneamente toccante e intimo, costruito su un promettente radicale cambio delle meccaniche di gioco.

La fuga da un passato difficile da dimenticare si riflette nell’aspetto ancor prima che nell’equipaggiamento di cui potrà usufruire il guerriero spartano. Siamo al cospetto di un Kratos più anziano, segnato da mille battaglie ma non per questo meno remissivo, semplicemente diverso. Questo cambio di rotta è rappresentato dall’assenza delle Spade del Caos, le celebri lame che tutti gli appassionati ricorderanno fin dagli albori dello scontro all’ultimo sangue con Ares. “Stavamo sperimentano un sacco di armi diverse, volevamo creare un’identità, perché per quanto mi riguarda le spade rappresentano un momento molto oscuro nella vita di Kratos”, ha specificato Cory Barlog, storico game director di God of War tornato al timone per questa reimmaginazione, per giustificare il nuovo orientamento narrativo. “Non sono soltanto un’arma per lui. Sono la sua lettera scarlatta… pertanto immagino che una parte di lui voglia lasciarsi le spade alle spalle”.

Questa volta l’arma primaria sarà una possente ascia, dotata di poteri molto speciali. Sarà possibile sfruttarla con un certo dinamismo sia negli attacchi corpo a corpo che negli scontri a medio raggio; la si potrà lanciare a distanza e richiamarla a sé come se fosse una sorta di boomerang, sebbene per il momento non sia ancora stato mostrato come si adatteranno le combo del protagonista a queste nuove dinamiche. Senz’altro interessante l’alternanza con lo scudo, che si potrà sfruttare come difesa e al contempo come strumenti per dare il via ai contrattacchi. Peraltro la funzione dell’ascia sembra essere più articolata di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Essa servirà infatti per evocare la Serpe di Miogaror, una possente creatura marina che a quanto pare fornirà il proprio supporto in battaglia in più di un’occasione. Tra l’altro, se consideriamo il fatto che nella mitologia norrena la Serpe è figlia di Loki e acerrima nemica di Thor, non è così improbabile che quest’ultimo sia l’antagonista principale del gioco, esattamente come Ares e Zeus lo sono stati nei precedenti capitoli.

Andrà approfondito il ruolo di Atreus in battaglia, ma dalle nuove sequenze si deduce che sosterrà il padre con alcune azioni di disturbo, ad esempio ricorrendo alle frecce. Altre novità riguarderanno la struttura delle schivate e l’interfaccia utente, volutamente ridotta ai minimi termini per garantire il maggior coinvolgimento possibile nelle pieghe narrative di questo nuovo viaggio.